cison di valmarino hotel villa maternini

Cison di Valmarino, il maestoso Castello Brandolini D’Adda e la Via Dell’Acqua

L’hotel Villa Maternini*** vi invita a visitare lo splendido borgo medioevale di Cison, e lungo il percorso non mancate di soffermarvi a Follina antico insediamento dove spicca l’abbazia di Santa Maria, riuscito esempio di arte gotico, costruita per mano dei monaci cistercensi sulle rovine di un convento benedettino del XII secolo. Questi per lunghi anni diedero impulso all’attività tessile con la lavorazione della lana, che si diffuse per tutta la vallata dando appunto il nome alla località, “da follare la lana” deriva Follina.

Al vostro arrivo a Cison di Valmarino rimarrete impressionati dall’imponente e maestoso Castelbrando che domina la valle del Soligo, nato come fortezza militare probabilmente durante il dominio dei longobardi, per osteggiare la penetrazione dei barbari attraverso i passi del nord. Il castello con il borgo annesso alle sue pendici, l’attuale Miane e Follina costituirono il territorio del feudo della Valmareno. I numerosi proprietari nel corso dei secoli fecero dei lavori di ampiamento ed abbellimento dotandolo perfino di un ingegnoso sistema di riscaldamento. Tra i vari proprietari vi fu Brandolino, un condottiero che lo ricevette in dono per le sue valorose gesta e la cui famiglia successivamente con il nome di Brandolini D’Adda ne conservò la proprietà fino al 1957. Attualmente è la sede di un grande albergo, ristorante e lounge bar in parte accessibile ai visitatori esterni ed adatto allo svolgimento di importanti eventi quale il primo G8 internazionale dell’agricoltura tenutosi nel 2009 e presieduto dall’allora ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: Luca Zaia.

Il borgo sottostante non mancherà di affascinarvi, soprattutto se lo visiterete nel mese di Agosto mentre si svolge la fiera di artigianato vivo, con partecipanti da tutta Europa i quali si danno qui appuntamento per eseguire a vista di pubblico i loro lavori, per l’occasione vengono ospitati: artigiani e visitatori in tutte le dimore del borgo che vengono così aperte ed esposte anch’esse come delle vere opere d’arte.
Dalla piazza del paese iniziano due passeggiate di grande interesse storico e naturalistico seguendo il percorso del torrente Rujo, fino al bosco delle Penne Mozze, una è la Via dei Mulini, quelli che nel passato alimentavano diverse attività della zona e la Via dell’acqua, passando per incantevoli ponti di pietra e giardini ornati da moderne sculture lignee che ben si fondono a questo incantevole paeseggio.

Tempo di percorrenza: 1,30′ circa in bicicletta – 35′ in macchina – km 43
È possibile noleggiare la bicicletta in loco.